Spesso può accadere che vengano sottovalutati i sintomi e le conseguenze che possono essere provocate dalla presenza di parassiti nell’essere umano. La vastità di genere dei parassiti fa intendere quanti problemi, dai più semplici da curare a quelli più gravi e più difficili da debellare, possano intaccare l’apparato difensivo dell’uomo e della donna.
Contenuti
Cosa sono
I parassiti sono organismi che riescono ad adattarsi e a vivere all’interno di un altro essere vivente, che sia esso un animale o essere umano. Se trovano sostanze nutritive ed energetiche sufficienti, essi sono in grado anche di riprodursi e di crescere internamente al corpo dell’essere vivente.
I parassiti intestinali possono essere considerati tra gli esseri di natura epidemiologica che colpiscono con maggiore frequenza l’essere umano. Essi possono essere di tipo virale o batterico, ma anche del genere micotico o rientrare persino nella categoria dei vermi. In particolare i più recenti studi di tipo epidemiologico ritengono che i vermi parassiti colpiscono la popolazione adulta nella misura dell’80%, che tradotto in numeri significa che in un campione di cinque persone, quattro di esse soffrono di disturbi intestinali causati da questo tipo di parassiti. Molti parassiti però sono anche difficili da individuare in quanto non presentano sintomi definiti. Non esistono differenze di genere, in quanto i parassiti intestinali colpiscono in egual modo e nella stessa misura uomini e donne; viceversa il malessere può essere differente a seconda dello stato psico-fisico dell’affetto del disturbo.
Tipologie di parassiti
Nello specifico esistono due categorie di vermi parassiti che possono provocare malattie e problemi di salute nell’uomo. Il primo tipo, detto nematode, è il verme noto per la caratteristica forma del corpo, che risulta essere tondeggiante nella parte trasversale. Le malattie causate da questo tipo di verme vengono definite in campo medico nematodosi. Il secondo genere di verme potenzialmente pericoloso per l’essere umano è denominato cestode. Tra questi tipi di parassita, dotati di un corpo dalla forma piatta che può raggiungere anche diversi metri di lunghezza, rientra la tenia, comune soprattutto nei bambini e nei ragazzi in età adolescenziale.
I nematodi possono insinuarsi nel corpo umano sia nello stadio larvale che da adulti. Le femmine depongono le uova all’interno dell’essere umano mediante un processo particolare. La deposizione delle uova, infatti, avviene generalmente nei periodi caldi e mostra una migrazione da parte del nematode nel colon e nello specifico verso il tratto di intestino che porta all’ano. I nematodi sono vermi parassiti molto piccoli, sono lunghi al massimo un centimetro e difficili da individuare, e, anche se generalmente sono più presenti nelle aree tropicali e subtropicali, la loro presenza è stata riscontrata anche nelle aree europee e continentali. L’essere umano è l’unico essere vivente che ”ospita” ignaramente questo tipo di parassita. Sono trasmessi da una persona all’altra tramite semplice contatto, ma la trasmissione avviene generalmente nelle aree in cui l’igiene non è eccellente, in quelle affollate e in quelle dove sono presenti adulti e bambini. Le unghie sono il nascondiglio preferito dai nematodi per pervenire ad un altro corpo. Ma non solo. Anche la biancheria può essere un metodo di migrazione per il nematode, e, una volta entrato nelle abitazioni, anche il cibo potrebbe esserne contaminato. Dunque se si è consapevoli di essere entrati a contatto con un nematode è necessario trattare tutti coloro con cui si è entrati a contatto, e procedere al controllo degli indumenti, della biancheria e degli alimenti. All’interno dell’intestino il nematode può provocare ulcere e infezioni di tipo batterico.
I cestodi invece sono tra i più antichi parassiti intestinali che affliggono l’uomo. Le tenie, nello specifico, possono raggiungere una lunghezza di ben dieci metri. Il loro corpo è composto da più segmenti, che possono spezzarsi e finire nelle feci, indicandone la presenza. Questo parassita raggiunge il corpo mediante gli alimenti, e in particolare tramite il manzo che risulta essere cotto non sufficientemente. I cestodi non possiedono la bocca, quindi assimilano le sostanze nutritive dalla superficie del proprio corpo. La perdita di peso e la fame costante sono due indicatori della presenza di questo tipo di parassita intestinale, che può comportare conseguenze davvero spiacevoli.
Cause di insorgenza
La probabilità della presenza di parassiti intestinali all’interno dell’essere umano incrementa notevolmente nel caso in cui il tratto del colon sia intasato. Infatti, nel caso in cui siano presenti residui o scarti, il parassita riesce a sopravvivere e a riprodursi, producendo, solamente con la sua presenza, delle tossine che ”viaggiano” all’interno del corpo dell’ignaro ospitante, causando problemi al sistema nervoso e inducendo irritabilità. Una volta che il parassita intestinale riesce a stanziarsi all’interno dell’organismo inoltre è possibile che esso riesca a modificare, talvolta irrimediabilmente, il processo di assimilazione del cibo. Essi infatti riescono ad assorbire tutte le sostanze benefiche e nutrienti presenti nel cibo ingerito, lasciando che l’organismo dell’ospitante assimili solamente gli avanzi.
Un’ulteriore causa che può indurre la presenza di parassiti intestinali è il peso eccessivo. Una persona affetta di disturbi di questo genere e che, allo stesso tempo ”ospita” senza saperlo un parassita intestinale, rischia di entrare in un circolo vizioso causato dalla fame, dalla necessità e dalla presenza del parassita stesso. Infatti, quest’ultimo assorbe in maniera continua di sostanze nutritive dei cibi ingeriti, lasciando solamente le calorie al corpo dell’ospitante. Per sostituire le proteine e le vitamine integrate ma mai assorbite, l’essere umano deve continuare a mangiare, ma non fa altro che aumentare il numero di calorie, che possono essere considerate come la causa principale dell’aumento del peso. Viceversa, non mangiando si rischia di non possedere l’energia per svolgere i più comuni processi quotidiani, e, sotto questo punto di vista, le calorie risultano essere fondamentali. Se il malcapitato è invece ghiotto di verdure, il parassita potrebbe trovare ”domicilio” nella parte alta dell’intestino. Un caso di questo genere presenta un sintomo caratteristico che fa intuire la presenza di un parassita intestinale: il gonfiore e la presenza eccessiva di gas nel corpo.
Individuazione
Il metodo comune generalmente utilizzato per l’individuazione dei parassiti intestinali e dei vermi parassiti è l‘analisi delle feci. In realtà questo metodo risulta essere efficace solamente nel caso in cui i parassiti abbiano già deposto le uova che si vengono poi a trovare nelle feci dell’ospitante. Dunque non è un metodo che assicuri un’efficacia totale, ma dipende dal tempo dal quale il parassita si è insinuato nell’ospitante, dalla sua posizione all’interno dell’intestino, dal tipo di parassita e dall’età del parassita, in quanto un parassita intestinale che risulta essere ”giovane” non è in grado di deporre uova. I medici consigliano dunque di effettuare un prelievo delle feci in tre intervalli di tempo, in modo da analizzare l’eventuale presenza e gli spostamenti del parassita intestinale. Viceversa, attraverso l’esame della colonscopia, è possibile vedere direttamente il parassita intestinale e dunque escludere qualsiasi dubbio sulla sua presenza o meno all’interno dell’essere umano. In ogni caso è sempre bene recarsi dal proprio medico curante che, in base ai sintomi segnalati ed evidenziati dal paziente, procederà ad effettuare le analisi e gli esami necessari al caso specifico.
Il ruolo degli alimenti
E’ dunque importante conoscere quali siano i sintomi provocati dalla presenza dei parassiti intestinali, che risultano essere, generalmente, validi sia per i bambini che per gli adulti. Potrebbe però capitare che la presenza dei vermi all’interno del corpo non comporti alcun sintomo evidente, ma solamente alcuni segnali che potrebbero comunque far scattare l’allarme. Bisogna dunque stare attenti a ciò che capita al proprio corpo e alle sue manifestazioni, che potrebbero indicare la presenza di un parassita intestinale o di un verme. L’allergia agli alimenti potrebbe essere un sintomo della presenza del parassita intestinale. In realtà, stabilire la presenza di questo essere solamente dall’allergia non è facile, in quanto è un’associazione non immediata. Le allergie alimentari possono avere differenti cause, non sempre riferibili all’apparato digerente. Una di queste cause però è proprio il parassita intestinale, dunque è un sintomo assolutamente da non sottovalutare. Sempre su questa premessa si basa anche l’anemia. La bassa presenza di globuli rossi nel sangue potrebbe essere indotta dalla presenza di un parassita intestinale, ma non sempre è così. Bisogna dunque approfondire il caso ed effettuare le analisi e gli esami dovuti per accertarne o meno la presenza. Ulteriori sintomi, più comuni, sono sicuramente la diarrea frequente, ma allo stesso tempo la stitichezza. Il sangue nelle feci è un ulteriore campanello di allarme per l’essere umano, e può essere un indizio della presenza del parassita, così come i gas e i crampi a livello addominali, il prurito intorno al retto, e l’odore putrido delle proprie feci. Anche la nausea e il conseguente vomito possono essere malesseri causati dal parassita intestinale. Più rari, ma sempre sintomi importanti e da non sottovalutare sono invece la perdita di peso, accompagnata però da un appetito irregolare e malsano, l’insonnia, la stanchezza eccessiva e quella cronica, la cosiddetta sindrome del colon irritabile e lo squilibrio generale del sistema immunitario. Questi sintomi non sono tutti di facile comprensione e, talvolta, è necessario un medico specialista per accertarne la diagnosi, le cause e la gravità. Possedere uno o più sintomi indicati in questo elenco non significa per forza che si è in presenza di un parassita intestinale, ma che, naturalmente, potrebbe essere necessario effettuare dovuti controlli per escludere tale possibilità.
La presenza a lungo termine del parassita intestinale può provocare ulteriori conseguenze che possono essere anche molto gravi. Le tossine insite nei suoi scarti, infatti, possono intaccare la vista e la pulsazione, ma anche provocare malattie molto gravi, come ad esempio il diabete, l’epilessia e persino malattie cardiologiche e tumori. Dunque è importante non sottovalutare mai la presenza di un parassita intestinale all’interno del proprio corpo, in modo tale da evitare di avere spiacevoli conseguenze.
Esiste anche un particolare parassita intestinale che si insinua nell’essere umano ingerendo un alimento molto importante nella dieta quotidiana: il pesce. In realtà il parassita del pesce, che prende il nome di anisakis, è un rischio solamente se si mangiano portate di mare poco cotte, il sushi su tutte. Le conseguenze e i sintomi provocati da questo tipo di parassita sono i medesimi dei restanti parassiti, e nello specifico si tratta di forti dolori addominali, ma anche violenti vomiti e nausee e, talvolta, anche di febbri, comunque con temperature non eccessivamente elevate. Una volta rimossa il verme o parassita del pesce, si ha subito un miglioramento dello stato della propria salute.
Rimedi naturali
Tra i rimedi naturali utilizzati come antiparassitario, uno tra i più diffusi, ma soprattutto tra i più efficaci, risulta essere il limone. Infatti non è necessario solamente avere un’accurata igiene personale e una dieta equilibrata per eliminare definitivamente i parassiti che si insinuano all’interno del proprio corpo, ma per farlo può essere necessario procedere con una dieta disintossicante, che prevede l’assunzione di circa due litri di acqua acidulata al giorno, con l’aggiunta del limone. La dieta che occorre effettuare riguarda il ripristino delle vitamine carenti, in quante sottratte all’organismo dal parassita, e l’incremento delle fibre, che migliorano il metabolismo e fanno sì che non si vengano a creare accumuli di alimenti, dei quali i vermi e i parassiti si nutrono.
Bambini e igiene
I bambini possono essere ancora maggiormente esposti rispetto agli adulti ad entrare in contatto con parassiti e vermi. Per questo è sempre bene tenere un livello igienico all’interno della propria abitazione molto alto, ma non solo. Bisogna insegnare ai bambini il metodo giusto con il quale lavarsi nella maniera corretta le mani e, da non sottovalutare, è consigliato l’utilizzo di uno spazzolino per le unghie, che, come detto, risultano essere un metodo di trasporto molto utilizzato dai parassiti. Se si è già consapevoli di essere stati infestati dai parassiti, bisogna disinfettare o buttare tutta la biancheria utilizzata dall’affetto, bisogna inoltre evitare di lavarsi in bagni non propri. E’ inoltre necessario lavare bene e in modo appropriato tutti gli alimenti prima di mangiarli e, se si ritiene corretto, indossare abiti che evitino il contatto con insetti che possano essere infetti e trasportare involontariamente parassiti, che, in questo modo, potrebbero penetrare all’interno del nostro organismi e provocare alcuni dei sintomi sopra descritti.